DOPO UNA LUNGA PROCEDURA LEGISLATIVA, LA FRANCIA ATTUA UN’IMPORTANTE RIFORMA IN MATERIA DI BROKERAGGIO

Dopo una procedura legislativa durata quasi 3 anni, la Francia ha attuato lo scorso aprile un nuovo regime normativo di supervisione del settore del brokeraggio, che entrerà in vigore nella primavera del 2022 per più di 24.000 broker assicurativi e i loro rappresentanti. Questa riforma – concepita per affrontare le carenze normative nella commercializzazione e distribuzione dei contratti – è di grande importanza per i broker francesi, in quanto mira a riorganizzare le condizioni di accesso alla professione, la loro attività e a proteggere i clienti.

 

Dopo un iter legislativo caotico, a cui si è aggiunta la crisi sanitaria, la riforma che riguarda il settore dei broker e interessa più di 50.000 professionisti (30.000 broker finanziari, da un lato, e 24.000 broker assicurativi, dall’altro, nonché i loro rappresentanti), sembra essere finalmente giunta a compimento. Nel suo rapporto annuale per il 2019, l’ACPR ha rilevato carenze nella conformità normativa e ha sottolineato la necessità di rafforzare la vigilanza e il controllo delle condizioni di distribuzione dei prodotti assicurativi nonché la supervisione dell’attività di brokeraggio in generale. Per rispondere a tali preoccupazioni, questa riforma, richiesta dal governo, permetterà ai broker assicurativi di essere meglio sostenuti nell’affrontare le numerose sfide che devono affrontare, in particolare i cambiamenti normativi (IDD, GDPR ecc.) e tecnologici (digitale, nuovi attori ecc.). Si tratta quindi di un’importante riforma strutturale per i broker, volta a garantire un’auto-regolazione efficace del settore e un contributo effettivo da parte delle organizzazioni professionali del settore verso una modernizzazione del ruolo e degli obiettivi della professione. Il governo e le organizzazioni professionali stanno ora lavorando al progetto di decreto attuativo, che dovrebbe essere pubblicato entro l’estate del 2021. I punti salienti di questa riforma tanto attesa nel settore dell’intermediazione saranno:

la creazione di un sistema di “autoregolamentazione” della professione del broker attraverso la costituzione di associazioni professionali approvate dall’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (“ACPR”), l’organo di controllo francese. Queste associazioni avranno il compito di verificare la corretta applicazione della nuova regolamentazione e di controllare il rispetto dei requisiti di formazione e delle buone pratiche della professione da parte dei broker;

un’estensione delle disposizioni sulla protezione dei consumatori in caso di cold calling per i contratti di assicurazione.

 

UN NUOVO QUADRO DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PROFESSIONE DEI BROKER

La nuova riforma rende obbligatoria per ogni broker assicurativo abilitato in Francia l’iscrizione a un’associazione professionale. In effetti, la legge dell’8 aprile 2021 sulla riforma del brokeraggio impone ormai ai circa 24.000 broker assicurativi e ai loro rappresentanti di aderire a un’associazione professionale riconosciuta, prima di potersi iscrivere al registro degli intermediari francesi (Orias) e svolgere la loro attività. Anche 30.000 intermediari in servizi bancari e di pagamento (IOBSP) saranno interessati da questa nuova legge. Il costo stimato di un’adesione annuale a un’associazione professionale sarebbe nell’ordine di 100-500 euro.

Le associazioni professionali che agiranno sotto l’autorità del regolatore francese, l’ACPR, saranno responsabili di controllare l’attività e supportare i loro assicurati. In questo contesto, queste associazioni potranno:

– verificare le condizioni di accesso e di esercizio dell’attività di brokeraggio nonché il rispetto dei requisiti professionali e organizzativi;

– offrire ai broker un servizio di mediazione;

– creare un servizio di supporto e di osservazione dell’attività e delle pratiche professionali, in particolare attraverso la raccolta di dati statistici;

– emettere raccomandazioni sulla fornitura di consulenza, sulle pratiche di vendita e sulla prevenzione dei conflitti di interesse;

– imporre sanzioni contro i broker, tranne nel caso di violazioni che rientrano nella competenza esclusiva dell’ACPR;

– escludere uno dei suoi membri dall’associazione.

Inoltre, le associazioni professionali dovranno preparare un rapporto annuale sulle loro attività e su quelle dei loro membri in forma aggregata, che invieranno all’ACPR, al fine di comprendere meglio il settore del brokeraggio francese attraverso studi qualitativi e quantitativi.

 

 

Nota: solo con la pubblicazione del decreto si conosceranno tutti i poteri conferiti alle associazioni ed il campo di applicazione materiale.

 

INTRODUZIONE DI UN REGOLAMENTO PER LA VENDITA A DISTANZA

Il Regolatore francese ha evidenziato che, nel contesto della vendita a distanza, la tutela del consumatore non è sempre garantita, poiché le pratiche di alcuni professionisti in ambito assicurativo non sempre rispettano le regole di protezione del cliente e spesso si rivolgono a soggetti vulnerabili, come gli anziani. Ecco perché la riforma apporta un altro importante contributo al settore del brokeraggio, in quanto regolamenta il cold calling.

In questo contesto, entreranno in vigore nuove regole per i broker che ora, quando contatteranno un potenziale contraente per telefono, al fine di vendere un contratto di assicurazione, dovranno:

  • ottenere all’inizio della conversazione il consenso preventivo del potenziale contraente a continuare la telefonata. In caso contrario, devono terminare la chiamata e non contattarlo più;
  • se l’offerta riguarda un rischio già coperto: assicurarsi che il potenziale contraente possa disdire il suo contratto attuale nello stesso momento in cui entra in vigore il contratto proposto;
  • assicurarsi, prima della conclusione del contratto, che il potenziale contraente abbia ricevuto i documenti precontrattuali e le informazioni necessarie per la conclusione del contratto di assicurazione. Il distributore deve rispettare un periodo minimo di 24 ore tra la ricezione dei documenti e delle informazioni, inviategli dal potenziale contraente, e qualsiasi ulteriore contatto telefonico (la cosiddetta “vendita in due fasi”, che ora è obbligatoria);
  • ottenere la firma del contraente, a mano o per via elettronica. Dopo la firma del contratto, il broker deve informare l’assicurato, per iscritto o con un altro mezzo durevole, del suo impegno, delle date di conclusione e inizio del contratto, del suo eventuale diritto di rinuncia e delle procedure per esercitare tale diritto;
  • i distributori sono tenuti a conservare per due anni le registrazioni delle conversazioni telefoniche effettuate prima della conclusione del contratto di assicurazione.

Il mancato rispetto di queste nuove regole può essere sanzionato dall’ACPR.

Questa riforma costituirà certamente una pietra miliare nel panorama del brokeraggio francese, imponendo nuovi obblighi ai broker assicurativi. Va notato che nel resto d’Europa, l’adesione a un’associazione di intermediari assicurativi è, il più delle volte, facoltativa o non è più obbligatoria. In effetti, la Spagna aveva imposto un obbligo simile agli intermediari assicurativi in passato ma la legge è stata modificata nel 1992 e da allora questo obbligo non esiste più.